E’ partita una iniziativa alternativa alla politica ambientale della Regione Emilia-Romagna – La promuovono oltre 80 associazioni, comitati e realtà sociali

In Emilia – Romagna sta partendo un percorso per presentare 4 proposte di legge di iniziativa popolare. L’iniziativa raggruppa più di 80 tra comitati, Associazioni, realtà sociali che rappresenta una prospettiva alternativa alle politiche ambientali avanzate dalla Regione Emilia-Romagna.

I 4 testi di legge si riferiscono a importanti obbietivi quali:

– Ripubblicizzare il servizio idrico e dei rifiuti, abrogando l’Ambito Territoriale Unico e l’ultimo provvedimento regionale che proroga gli affidamenti del servizio idrico fino alla fine del 2027;

– Arrivare nei prossimi anni alla riduzione della produzione di rifiuti, ad un massimo di 100 kg/abitante/anno di rifiuti non riciclati, all’uscita dagli inceneritori entro il 2030;

– Passare dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili e attuare una forte riduzione sia dei consumi energetici sia delle emissioni climalteranti (entro il 2035 la copertura del 100% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo, entro il 2030 la riduzione dei consumi finali lordi pari ad almeno il 32% rispetto al 2008 e riduzione del 55% delle emissioni di CO2). Tutto ciò, peraltro, costruendo un modello di produzione energetica decentralizzato e distribuito;

– Bloccare il consumo di suolo, puntando allo stop al consumo di suolo da subito e, realizzare la priorità del riuso e della rigenerazione urbana.



Categorie:Dall' Emilia Romagna, Le notizie

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