Viaggiare per un’iniezione: in Toscana nasce il turismo vaccinale ?

elba

Posti liberi in strutture che impongono fino a 500 km in un giorno. O traversate in mare. E il richiamo è obbligatorio nelle stesse sedi

Stando a quello che si legge su qualche giornale, si può andare “da Prato all’Elba per un vaccino. E se clicchi sul portale della Regione, con gli ambulatori delle città ingolfati da sovrappopolazione e vicinanza fra loro, i luoghi dove risultano posti liberi sono quelli delle vacanze. Portoferraio all’isola d’Elba, appunto. Oppure Albinia, provincia di Grosseto dove la Toscana dà la mano al Lazio. O anche  Follonica. Sei sul portale per una iniezione salvavita, ma hai la sensazione di cercare una vacanza, con quelle località dove vorresti andare sì, ma per un tuffo o un bagno, non per un vaccino. La Toscana che sulle recenti ondate di Covid ha sbandato spesso, sfodera anche il vaccino regionale, l’apertura a tutti di tutte le sedi e chi ha il dito più veloce o solo più fortuna, prenota. E se l’iniezione comporta 500 chilometri fra andata e ritorno, ci si pensa su un attimo e via, si accetta. Con l’aggravio che la seconda iniezione si farà dove la prima. Non ci sarà camera di compensazione che al richiamo tenga grossetani in Maremma e fiorentini a casa. Il ritorno si gioca dove l’andata”.



Categorie:Le notizie

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