Il ricordo di uno dei protagonisti (e di alcuni che ci hanno lasciato e che vedemmo impegnati in quelle “strane iniziative” con al centro la fratellanza fra i popoli e la tutela dell’ambiente), ha stimolato il ripescare dalla memoria l’interesse sulle 4 iniziative degli anni ’80 partite dall’allora “Milleluci”. Facendo obbligatoriamente una selezione severa si incontra il filmato realizzato con materiale girato in occasione dell’iniziativa che interessò Alfonsine e la città gemellata di Nagykata in Ungheria. Altri tempi !!!!!! sembra di rivivere un’altra realtà nella quale non si aveva paura degli stranieri, anzi ci si dava da fare per conoscere, incontrare e stabilire rapporti internazionali, come del resto testimonia anche il filmato .
In effetti le iniziative che hanno contrassegnato quella stagione scaturirono dal caso, come molte cose nella vita. Non c’erano progetti o altro. La scintilla ebbe origine dagli scambi di opinioni e proposte che costellavano le riunioni della Polisportiva Milleluci e dal dialogo che scaturiva a margine delle corse settimanali, quando ci si preparava per il riscaldamento. E da lì ci fu qualcuno (non mi ricordo più chi) che propose di andare di corsa alla città gemellata con Alfonsine (Spello). Ci lavorammo un po’ e trovammo che non era un impresa impossibile. Definimmo il tracciato (e allora non c’era Google Maps e facemmo da soli in macchina con il contachilometri), la formazione del gruppo, la velocità da tenere, le tappe, le motivazioni dell’iniziativa e la chiamammo esplicitamente“Due città per la Pace” cioè Alfonsine e Spello. La data scelta fu il 23/24 giugno 1985 nel 40° anniversario della liberazione di Alfonsine dal nazifascismo, come certifica la data sulle magliette. Il tracciato….. Quello classico fino a Ravenna lungo la Reale; poi la vecchia statale fino a Cesena, a seguire S. Piero in Bagno, il Verghereto e infine il traguardo finale di Spello, percorrendo la vecchia statale 3 Tiberina. Il modulo usato fu quello della Staffetta con cambio ogni ora e una media oraria accettabile 10/12 km orari secondo le gambe di chi correva. Le comunicazioni fra i vari gruppi della staffetta venivano gestita con i Walki/Tollki, l’informazione su quanto stava accadendo fu gestita in coppia dalla Radio Libera di Alfonsine e Radio Subasio, con un ponte radio situato alla sorgente del Tevere nei pressi di Verghereto. L’accoglienza fu trionfale per una iniziativa poco più di una rimpatriata fra persone che in gran parte si conoscevano già grazie alle manifestazioni del 10 aprile (giornata della liberazione della città da parte di partigiani del Gruppo di Combattimento Cremona provenienti dalle città dell’Umbria e della Toscana)
Se quella iniziativa gettò le basi per avventure molto più impegnative e di successo come “Marevivo” nel 1986 da Alfonsine a Roma (Piazza di Siena); “Pace senza frontiere”da Alfonsine/Nagikata nell’87 e infine “Europaviva! nel 1988 lo si deve al lavoro e all’esperienza fatta allora.
Di quella prima corsa a staffetta – per quel che mi ricordo – sono rimaste le foto amatoriali dei partecipanti. Non così per quanto riguarda sia la Staffetta Alfonsine/Roma “Marevivo”, il cui arrivo a Roma “Ponte Milvio” fu accompagnato da uno stuolo di telecamere e, in apertura di giornale da tutti e tre i telegiornali RAI più un nutrito seguito di giornalisti, a raccontare l’arrivo a Roma in Piazza di Siena davanti alla Galleria Borghese. Ci fu la partecipazione di CGIL, CISL e UIL nazionali, del presidente della regione Emilia Romagna, della Provincia di Ravenna, di sindaci, cittadini di Alfonsine e sopratutto di ragazzi delle scuole e di tante altre personalità. In questo caso fu presente anche la Lega delle Cooperative. Fu qui che ci rendemmo conto della forza di comunicazione di queste iniziative. Il video girato dalla troupe della Storia di Romagna la “colonna sonora” delle staffette, presenta bene lo spirito dell’iniziativa. A quel che mi risulta ci sono disponibili anche spezzoni dei Telegiornali RAI dell’epoca, disponibili in videocassetta.
L’iniziativa che si realizzò nel 1987 verso Nagikata, vide l’impegno primario dell’Amministrazione Comunale di Alfonsine, e replicò in grande, l’iniziativa di 2 anni prima verso Spello ed è ben testimoniata da un video.
Per quanto riguarda Europaviva! anticipata da prologhi da Riccione, Castiglion dei Pepoli, Modena, Venezia (in barca fino a Comacchio,) Serravalle, Goro e partita da Alfonsine 29 aprile convergendo su Ferrara sede della partenza ufficiale, fece tappe a Vigevano, Milano (1 maggio), Monza, Chiavenna. E, da qui una carovana di podisti accompagnatori e musicisti con auto e pulmann attraversando senza soste confini e frontiere, zigzagando al di qua e al di là del Reno Fecero tappa accolti a Chur (Svizzera), Feldkirk, Costanza (Germania), Lorrach (Germania), Basilea (Svizzera), Freiburg in Bregau (Germania) e arrivo finale a Strasburgo l’8 maggio del 1988. Ci sono testimonianze e documenti che testimoniano come una iniziativa, partita dal volontariato sportivo (e non) può essere in grado di mobilitare le persone. Basti ricordare che dal punto di vista operativo poggiava sulle spalle e sull’inventiva di una società sportiva e di un Comune di 12 mila abitanti, riuscì a mobilitare forze tali da riscuotere un consenso largo. Con Furono investiti e parteciparono in modi diversi i sindacati di Italia, Germania, Francia, Svizzera, Austria, Liechtenstein e le oltre 100 città situate sul percorso, che mobilitarono le associazioni e le scuole, accolsero la carovana e offrirono cibo, locali e pernottamenti per i partecipanti e riscossero l’adesione di personalità di rilievo mondiale, capi di stato e di governo ai vari livelli, ma soprattutto delle centinaia di scolaresche e amministrazioni locali che consegnarono, messaggi, richieste e disegni sul tema del risanamento dei fiumi e del mare recapitati all’arrivo al parlamento europeo. Il materiale audiovisivo che testimonia il carattere dell’iniziativa, girato dalla RAI, (e dalle telecamere dell’organizzazione al seguito. Quest’ultima parte è composta da una videocassetta di alcune ore che raccoglie una selezione delle immagini girate nei 10 giorni di attività della staffetta.
L’iniziativa ebbe anche un buon sviluppo nelle settimane seguenti. Gli organizzatori furono convocati da parte dal Ministro dell’Ambiente Italiano e su richiesta del presidente del Consiglio d’Europa a Strasburgo ebbero un incontro sui temi sollevati con la staffetta.
Nell’ingresso del Parlamento Europeo fu inoltre allestita per circa un mese, una mostra dei messaggi e elaborati consegnati da Comuni, comitati di cittadini, gruppi di lavoratori e scolaresche. Tra questi figurava anche un Sacco di Terra Vergine del Bosco di Lindekuppel, vicino a Markolsheim (consegnata dai lavoratori di una fabbrica del paese che si opponevano alla costruzione di una discarica per il piombo su quel terreno). Particolare interessante la discarica del piombo da costruire era posizionata su un terreno sotto il quale giaceva la sorgente dell’acquedotto principale della Regione Alsaziana.
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