Un terzo degli italiani non è disposto a cambiare abitudini per contenere il riscaldamento globale, mentre per il 26% è una preoccupazione urgente. Riscaldamento globale problema urgente per un quarto degli italiani. Secondo il Rapporto Italia 2020 presentato da Eurispes i cambiamenti climatici sono motivo di preoccupazione immediata per il 26,6% dei cittadini del Bel Paese. Un dato che si scontra con quello relativo alla disponibilità a cambiare le proprie abitudini per tutelare il clima: circa un terzo degli intervistati si sarebbe dichiarato contrario. Se il dato relativo al riscaldamento globale è il più alto, con il valore massimo (34,3%) toccato nella fascia tra i 18 e i 34 anni, a seguire si trovano: gestione dei rifiuti (20,7%); inquinamento atmosferico (16,4%); dissesto idrogeologico (11,3%); questione energetica (11,2%). Appena il 5,4% considera i problemi ambientali come non gravi.
Proprio la gestione dei rifiuti risulta il tema più “caldo” per la fascia d’età 35-44, mentre per gli over 65 è la questione energetica. Riguardo la disponibilità a modificare le proprie abitudini il 34,7% è pronto a ridurre i propri consumi, mentre il 33,2% crede che sia utile soltanto nel caso in cui in molto prendano tale decisione.
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Vi è infine un 32,1% che dichiara che non crede che tale opzione sia praticabile, per varie ragioni: il 17% la ritiene una questione troppo grande per i singoli individui, un ulteriore 9,7% non è molto propenso a modificare le proprie abitudini mentre il restante 5,4% non pensa che serva a qualcosa. In merito infine ad alcune specifiche pratiche, gli italiani si sono così espressi:
- Il 79,4% punta sulle lampadine a basso consumo per ridurre l’energia utilizzata;
- Il 74,4% è pronto ad acquistare merci che non presentano imballaggi in plastica;
- Il 72,2% si è detto disposto a diminuire l’impiego dell’auto privata;
- Il 71% intende utilizzare meno i condizionatori durante il periodo estivo;
- Il 70,1% è disponibile a ridurre il consumo di acqua durante la doccia o il bagno;
- P più del 60% (63,2%) i favorevoli all’acquisto di impianti fotovoltaici;
- Sotto il 60% (59,7%) chi è disposto a rinunciare ai viaggi in aereo.
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