Data l’importanza che ha assunto il tema dei rifiuti nella civiltà dei consumi è necessario affrontare le criticità e i costi del sistema, attraverso una partecipazione attiva e puntuale dei cittadini alla gestione, basata sul principio “chi inquina paga”. Per ridurre l’inquinamento e i costi dei sistemi attuali appare necessario perseguire azioni da attuare in un rapporto proattivo con i cittadini.
– La riduzione dei rifiuti, va assunta come obiettivo prioritario, vietando i materiali di imballaggio prodotti con sostanze nocive e responsabilizzando le imprese produttrici e distributrici;
– Riuso, recuperare il valore d’uso di materiali che, quando non commerciabili, vengono considerati di scarto. In particolare promuovere la vendita di bevande in contenitori su cauzione, con ritiro e conseguente restituzione della cauzione, prevedendo sgravi sulla tassa comunale agli esercenti aderenti.
– Raccolta differenziata dei rifiuti finalizzata al riciclaggio, promuovendo la cultura del recupero e sostenendone la praticabilità con premi di conferimento alle isole ecologiche.
Contestualmente estendere ovunque possibile la raccolta porta a porta in modo da giungere al superamento dei cassonetti stradali.
– Attribuzione ai cittadini/utenti spazi e poteri di controllo (Istituzione di una Consulta popolare a livello comunale e/o dell’Unione dei Comuni con il compito di esaminare le proposte organizzative e tariffarie da doversi deliberare nelle istituzioni preposte) sulle decisioni inerenti l’organizzazione e le tariffe dei servizi, anche al fine di sanare il conflitto di interessi che vede i comuni azionisti delle aziende concessionarie delle reti energetiche, dell’acqua e della raccolta rifiuti e, nello stesso tempo, decisore negli Enti di ambito che decide sulla organizzazione dei servizi e la determinazione delle tariffe.
Per saperne di più: “un programma per la Romagna Estense” Punto 5.
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