Turismo, presentato lo studio della Banca d’Italia ”Turismo in Italia. Numeri e potenziale di sviluppo”

“Il Turismo genera oltre il 5% del pil e circa il 6% dell’occupazione totale. Ad esso e’ riconducibile il 40% delle esportazioni di servizi; il suo saldo con l’estero e’ strutturalmente in avanzo ed e’ pari a quasi un punto di pil e a circa un terzo dell’avanzo commerciale complessivo dell’Italia” lo afferma Fabio Panetta, vicedirettore generale della Banca d’Italia alla presentazione dello studio ”Turismo in Italia. Numeri e potenziale di sviluppo”, elaborato dalla Banca d’Italia e durato oltre due anni.  Lo studio è stato presentato ieri martedi presso il Centro Carlo Azeglio Ciampi a Roma. Presenti relatori di alto livello, tutti “addetti ai lavori”. Dopo la presentazione dello studio da parte del vice direttore generale della Banca d’Italia Fabio Panetta, sono seguiti due gruppi di discussioni sui temi: “ Il peso del turismo in Italia, le caratteristiche della domanda e la capacità ricettiva” e l’altro “ Il turismo per vacanze, il patrimonio artistico e culturale e le politiche per il turismo in Italia”.

Tutti concordi nel considerare il settore del turismo in forte espansione, con grande potenzialità ma con il “freno tirato” o addirittura trascurato, per molte ragioni, che lo studio ha analizzato e spiegato. Afferma ancora Panetta: ””Il nostro Paese e’ tradizionalmente una delle mete turistiche piu’ ambite al mondo grazie alla sua storia e all’immenso patrimonio di bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche ma dobbiamo chiederci  se stiamo valorizzando al meglio questa ricchezza naturale, quali siano i possibili margini di miglioramento e quali gli strumenti idonei a cogliere le opportunita’ disponibili”. Analizzando i dati degli ultimi venti anni, vediamo che la quota dell’Italia sulla spesa turistica mondiale ha subito un calo percentualmente più sostenuto rispetto ad altri paesi europei nostri concorrenti. L’inversione di tendenza, rivolta verso la crescita, è iniziata nel 2011 con un ritmo piuttosto sostenuto di circa il 30%. L’espansione degli ultimi anni e’ stata sostenuta soprattutto dai flussi provenienti da paesi al di fuori dell’Unione europea. Quote crescenti hanno registrato in particolare gli Usa, il Canada, l’Australia, il Giappone, e la Cina. Tra i paesi di provenienza europei si segnala soprattutto il recupero della Francia, della Gran Bretagna e soprattutto della Germania, che ha consolidato la sua preminenza come paese di origine dei turisti stranieri in Italia.

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Categorie:I documenti, Le notizie

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