Nelle foto le immagini di un progetto che si trascina da almeno 25 anni. L’inizio lavori ebbe luogo il 22 marzo del 2010 e il cantiere avrebbe dovuto essere chiuso dopo 3 anni (il 22 marzo del 2015). Il completamento fu annunciato poi per il 2017. Attualmente è stata completata una delle due casse di espansione che però giace inutilizzata e non collegata al fiume. Per la seconda cassa, la foto testimonia lo stato dell’arte. La domanda è: a quando l’inizio dei lavori per il completamento della seconda cassa e finalmente il funzionamento di un’opera essenziale per garantire più sicurezza dalle alluvioni per i centri abitati situati lungo il corso del Fiume Senio?
È notizia di questi giorni che sono stati finalmente sbloccati i fondi previsti dal protocollo di intesa siglato lo scorso dicembre dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’allora ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti: ora, la Corte dei Conti ha registrato l’atto predisposto dal precedente Governo, che stanziò i fondi. Ciò significa che si può partire per ultimare la progettazione e avviare i cantieri. Una buona notizia – ha commentato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente “A. Cederna” – ma vorremmo anche avere tempi certi sulla realizzazione di quest’opera che si trascina da un quarto di secolo e che dovrebbe servire servire secondo i documenti regionali a mettere in sostanziale sicurezza l’intera asta fluviale del Senio a valle della via Emilia”.
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