Novità sull’uccisione di Angelo Vassallo il Sindaco Pescatore di Pollica . Indagato un ex carabiniere!!

Novità sull’uccisione di Angelo Vassallo il Sindaco Pescatore di Pollica. Indagato un ex carabiniere! Secondo un testimone c’era anche lui, ad Acciaroli, durante l’estate del 2010, proprio nei giorni in cui con nove colpi di pistola esplosi veniva assassinato il sindaco-pescatore di Pollica Angelo Vassallo. E adesso, otto anni dopo l’omicidio, il carabiniere (oggi in congedo) Lazzaro Cioffi entra come indagato nell’inchiesta sul delitto.

Il 14 giugno scorso, l’ex brigadiere dell’Arma è stato interrogato dal pm di Salerno Marco Colamonici nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, dove è detenuto da fine aprile nell’ambito di una diversa indagine, quella condotta dalla pm di Napoli Mariella Di Mauro sui suoi rapporti con Pasquale Fucito, ritenuto il boss della droga al Parco Verde di Caivano. Assistito dall’avvocato Saverio Campana, Cioffi si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Nell’invito a comparire (la notizia è stata anticipata dalla testata on line Giustizianews24) gli viene contestata l’accusa di concorso in omicidio aggravato dal metodo mafioso. Nessun riferimento però a presunti complici né al movente, ma solo alle “dichiarazioni testimoniali acquisite ” dai magistrati e ai fatti emersi nell’indagine di Napoli.
Subito dopo l’arresto, Cioffi ha lasciato la divisa. Un paio di giorni or sono è stato raggiunto da una seconda ordinanza per corruzione e peculato. Ora deve fare i conti con l’accusa di aver partecipato all’assassinio del sindaco- pescatore. Al centro dell’inchiesta torna la pista della “guerra” dichiarata da Vassallo al traffico di droga che stava sfregiando il Cilento e alle coperture dell’affare illecito. Già tre anni dopo l’omicidio, un testimone aveva tirato in causa Cioffi, contattando su Facebook i familiari di Vassallo. Gli accertamenti disposti all’epoca però non avevano fatto emergere riscontri.
La pista era stata accantonata fino a quando non sono venuti fuori le presunte ” coperture” che il brigadiere avrebbe garantito a Fucito. Le Procure di Napoli e Salerno hanno iniziato a indagare in coordinamento, il testimone che aveva fatto il nome di Cioffi nel 2013 è stato sentito nuovamente.
E si è arrivati a questa svolta che Dario Vassallo, uno dei fratelli del sindaco- pescatore, giudica positivamente: “Se l’accusa fosse fondata, meriterebbe l’ergastolo, perché avrebbe tradito i valori dei carabinieri. Con l’Arma – chiarisce Dario Vassallo – abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Qualche giorno fa, ad Acciaroli ho incontrato il comandante provinciale. La verità si cerca tuti insieme”.



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