“Marcia per Angelo”: il 10 febbraio ad Acciaroli per chiedere verità e giustizia

La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore promuove ed organizza per sabato 10 febbraio alle ore 14.30 ad Acciaroli, nel comune di Pollica in provincia di Salerno, l’iniziativa “Per Angelo. Conoscere la verità per tornare a credere nella giustizia”, una marcia per continuare a chiedere verità e giustizia, perché le indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica trucidato con nove colpi di pistola il 5 settembre 2010, non siano archiviate e perché lo Stato non rinunci a cercare chi ha ucciso lo Stato.

A seguire, presso il Castello dei Principi Capano di Pollica, si svolgerà un incontro – dibattito al quale prenderanno parte numerosi amministratori e referenti delle associazioni e della società civile del nostro Paese.

Intanto, sul noto portale Change.org è stata lanciata una petizione per dire NO all’archiviazione dell’inchiesta relativa all’omicidio Vassallo. È possibile firmare la petizione cliccando sul seguente link: clicca qui.

Il commento del deputato PD (non ricandidato)

Nei giorni scorsi, raccogliendo l’appello della famiglia Vassallo in merito alla chiusura delle indagini sulla morte di Angelo, senza un colpevole, ho lanciato una sottoscrizione tra i colleghi parlamentari da inviare al Presidente Mattarella. Sono in settanta ad aver risposto all’appello”. Lo ha annunciato Simone Valiante, deputato uscente del Partito Democratico. Con lui altri parlamentari hanno chiesto che si continui ad indagare sulla morte del Sindaco Pescatore, dopo che la Procura ha proceduto all’archiviazione non essendo riuscita a raccogliere le prove necessarie al fine di garantire l’avvio di un processo.Se muore un sindaco, come un qualsiasi cittadino, uno Stato, nonostante i notevoli sforzi profusi dall’attività investigativa, non può mai sospendere la ricerca della verità”, dice Valiante che dal prossimo marzo non sarà più in Parlamento, non essendo stato ricandidato dal suo partito. “Sarà il mio ultimo atto da Parlamentare della Repubblica e sarà per Angelo, un amico, un figlio della nostra terra, un compagno di tante battaglie di bella e sana politica, un servitore delle istituzioni che una mano assassina ci ha sottratto”.

Il giudizio del magistrato che per primo condusse le indagini…

“Si batteva per la legalità”. Secondo le indagini condotte dal pm Alfredo Greco, Vassallo è stato raggiunto da nove colpi sparati dall’esterno del finestrino. Un omicidio con “modalità brutte e pesanti, un’esecuzione cattiva con troppi colpi, per un omicidio”, ha detto Greco, che aggiunge: “Negli ultimi tempi era preoccupato e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende. Era un uomo che si batteva contro l’illegalità, sempre in prima linea. Quando accadeva qualcosa di particolare sul suo territorio, me lo segnalava”. Un’uccisione feroce, fatta per colpire chi, forse, aveva scoperto qualcosa che non doveva scoprire: “Non hanno ucciso solo un uomo – ha aggiunto il sostituto procuratore di Vallo della Lucania- hanno ucciso una speranza per il Cilento. Era un simbolo di legalità. Hanno voluto colpire chi si opponeva all’illegalità”.

 

 



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