Un articolo di Luca Aterini, di Greenreport del 12 gennaio 2018, svela gli altarini dei sussidi dello stato ai combustibili fossili. In totale, i sussidi ambientalmente dannosi ammontano a 16,1 miliardi di euro secondo il ministero dell’Ambiente. E’ un tema da affrontare in campagna elettorale alternativo alle panzane e al “chiacchericcio” attuale.
“Nonostante l’entrata in vigore dell’Accordo sul clima di Parigi – scrive Aterini – siglato oltre due anni fa nella capitale francese, che impegna la comunità internazionale a contenere il riscaldamento globale “ben al di sotto” di +2°C rispetto ai livelli preindustriali, i 20 principali Paesi che emettono gas a effetto serra erogano ancora sussidi ai combustibili fossili per un giro d’affari che vale 5.300 miliardi di dollari l’anno.
Una partita nella quale purtroppo anche l’Italia gioca il suo ruolo. Secondo l’ultimo rapporto mensile di Climate Scorecard, rilanciato nel nostro Paese dal Kyoto club, l’Italia ha sostenuto, direttamente e indirettamente, i combustibili fossili per 14,8 miliardi di euro nel 2016 e 13,2 miliardi di euro nel 2015, un contributo in crescendo e totalmente incoerente con la professata lotta ai cambiamenti climatici; i sussidi sono concessi sia alla produzione che al consumo, che includono l’esenzione da pagare accise, sconti e finanziamenti, mentre il settore di punta che riceve sussidi è il trasporto”.
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