Da Bologna ad Arezzo, alla riscoperta della via Flaminia Militare

La Flaminia Militare strada romana scoperta da volontari continua ad attirare l’attenzione di cittadini e organi di informazione. Nei giorni scorsi il quotidiano “La Repubblica” ha pubblicato sul tema un interessante articolo di Fausto Cuoghi che pubblichiamo di seguito offrendo ai nostri lettori anche una serie di riferimenti che aiutano ad acquisire altre utili informazioni.

“Cesare Agostini e Franco Santi raccontano quarant’anni di scavi per riportare alla luce tracce archeologiche dell’antica via consolare, che però ancora divide gli studiosi. E il 2 giugno una traversata a piedi da Bologna a Fiesole la farà rivivere

La via Flaminia Militare, l’antica strada romana che collegava Bologna ad Arezzo, rivede la luce, grazie a passione e lavoro di due bolognesi di Castel dell’Alpi, appassionati di storia e archeologia. Cesare Agostini, avvocato, e Franco Santi, maestro scalpellino, dopo intere giornate dedicate a scavare hanno riportato in superficie quella che oggi è chiamata dai podisti “Via degli Dei”, disseminata com’è, lungo il sentiero, da tre cime con toponimi che ricordano divinità pagane, Monte Adone, Monte Venere, Monte Luario. Unico esempio di variante di valico in ambiente naturale, “lo scorso anno ha registrato la presenza di oltre seimila visitatori da tutto il mondo – afferma Stefano Lorenzi di Appennino Slow, che organizza trekking guidati da tre a sette giorni –. Ed ha un’agenda di prenotazioni abbastanza piena fino a dicembre”.

Tre decenni di studi, scavi, rilevazioni topografiche, fotografiche e rinvenimenti archeologici sono oggi raccolti in tre volumi: “La strada Flaminia Militare”, “La strada Bologna-Fiesole del II secolo a.C.”, “La strada Flaminia Militare del 187 a. C.”. Ma questo lungo viaggio nella storia iniziò quasi per caso. “Dall’inizio della nostra avventura sono passati quaranta anni esatti, ma ancor oggi l’emozione mi fa venire un nodo alla gola – dice commosso Agostini -. La storia, bellissima, comincia quando Santi trova una moneta romana nella fessura di una pietra di arenaria in un sentiero. Lì i nostri avi tramandavano che esistesse una strada romana, rimasta nascosta per oltre duemila anni. E’ bastato per impugnare badile e piccone e, in quel lontano 1977, metterci al lavoro, seguendo indicazioni di fonti storiche e mettendole a  confronto con l’orografia, per verificare se andavamo nella direzione tracciata dal console Caio Flaminio nel 187 a.C.”.

Passano due anni di ricerche infruttuose, quando finalmente, in uno “storico” 25 agosto  del 1979, scavando a Monte Bastione a sessanta centimetri  in profondità, la punta del piccone manda scintille. “Ammetto che in quel momento il cuore sia stato messo a dura prova, quando, con la delicatezza che si usa prendendo in braccio un neonato, abbiamo tolto lo strato di terra ed è emerso un tratto di pavimentazione con pietre di arenaria. La lavorazione accurata, la collocazione geometrica e la larghezza di otto piedi romani, equivalenti a 238 centimetri, dimostravano che ci trattava d’un basolato romano. E alla fine di trent’anni di lavoro siamo riusciti a riportare alla luce pavimentazione romana per una continuità anche saltuaria di undici chilometri di strada. A mantenerla a lucido provvede oggi il lavoro volontario del Circolo SettaSamoggiaReno e Alto Mugello di Legambiente”.

La scoperta ha ottenuto il consenso dei più autorevoli studiosi di topografia antica, ma anche  opinioni contrarie di alcuni esperti bolognesi. Ne è sorta una disputa. “Loro credevano di aver individuato il percorso di questa strada su un’altra dorsale denominata Flaminia Minore. Noi continuiamo a sostenere la nostra scoperta, e questa opinione l’abbiamo pubblicata nelle pagine conclusive del libro, perché ogni lettore possa fare i suoi confronti. Il nostro biglietto da visita sono trent’anni di duro lavoro volontario, utile a riportare alla luce la prova archeologica di chilometri di Flaminia Militare. Ne valeva la pena”. Il 2 giugno la strada romana sarà percorsa dai partecipanti alla prima edizione dell’Ultra Trail Via degli Dei, organizzata dall’associazione sportiva di Monterenzio che porta lo stesso nome. Alle 22 cinquecento atleti italiani ed esteri partiranno da Bologna da via Indipendenza per arrivare, dopo 125 chilometri di saliscendi, a Fiesole, per raggiungere nel tempo massimo di trenta ore l’anfiteatro romano.”

Per chi vuole saperne di più…. https://europaviva21.it/2016/12/30/una-strada-da-visitare-la-flaminia-militare-costruita-dai-romani-nel-187-a-c/

IL VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=Md-t4n0FojM.



Categorie:I documenti

1 reply

  1. Meraviglia. Punto.

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