La modifica alla legge sulle aree protette è stata presentata in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati. Presenti anche i rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna e Veneto, chiamati in particolare a esprimersi su quanto prevede l’articolo 27 del testo, che contiene la delega al Governo per l’istituzione del Parco del Delta del Po.
La legge quadro sulle aree protette, la n. 394 del 1991, aveva segnato un punto di svolta storico in materia di protezione della natura avendo consentito al nostro paese di accrescere la superficie terrestre e marina tutelata e valorizzata nel segno dello sviluppo sostenibile. Tuttavia, ad oltre 26 anni dalla sua approvazione, quella disciplina necessitava di un aggiornamento che, senza rivedere i principi generali che l’avevano ispirata, tenesse conto delle modifiche istituzionali determinatesi nel frattempo nel quadro normativo nazionale. Era necessario inoltre tenere in considerazione i nuovi obiettivi e nuovi paradigmi coniati in materia di la tutela della biodiversità a livello nazionale, comunitario e internazionale.
L’istituzione di un Parco Nazionale nel Delta del Po rappresenta un’opportunità davvero irripetibile per dare vita ad uno dei parchi più importanti in termini ambientali ed estesi d’Europa: basti pensare che coprirebbe una superficie complessiva di circa 130mila ettari a fronte, per esempio, di quella della Camargue che si ferma a 100mila.
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