Le classifiche raccontano che la città più “smart” (in sintesi: acuta, intelligente, sveglia ed, elegante) di tutto il continente europeo è la capitale danese. E pensare che questa città era nota con la scomoda reputazione di “capitale del porno” ed ora si compiace di “mettere in evidenza il suo tradizionale e più genuino aspetto di città riposante e serena a dimensione umana”.
Ma in questo caso le classifiche non mentono e accanto ad un assetto ordinato e pulito, ricco di aree verdi e parchi a Copenaghen si possono osservare numerose e importanti innovazioni organizzative. A proposito di mobilità e di smog un tema che assilla ogni città italiana, dalla più piccola alla più grande, c’è una decisa scelta della bicicletta come ordinario mezzo di trasporto urbano.
Arrivando in treno si scende in una stazione centrale immersa in enormi spazi dedicati al parcheggio delle biciclette. E’ una scelta che parla al visitatore molto più di un comunicato stampa o di una presentazione ad uso turistico come usa da altre parti (ad esempio in molte città italiane). Questo si intona con vaste arterie stradali di attraversamento della città, occupate da persone in bici che sfrecciano nella loro corsia alla pari con gli altri mezzi di trasporto.
In pieno centro poi ci sono chilometri di strade pedonali che rappresentano vere e proprie arterie pedonali chiuse al traffico e piene di vita. Ma non ci si ferma ad una attenta gestione del traffico e ad una pratica di avanguardia sui trasporti e la gestione dei rifiuti.
Basti vedere come è stato affrontato il tema del risparmio idrico. Già nei primi anni del secolo in tutti i punti nodali del centro e delle periferie favevano bella mostra di sé cartelloni che fissavano gli obiettivi della campagna per la riduzione dei consumi dell’acqua potabile corredati dai risultati raggiunti negli anni precedenti grazie all’impegno degli abitanti. Anche questo il segno di un coinvolgimento reale dei cittadini fatto di esempi non sporadici
Altro punto importante quello della produzione energetica da fonti rinnovabili. Molto diffusa la tecnologia basata sullo sfruttamento del vento.
Che si fa sul serio lo dimostrano anche le file di pale eoliche che caratterizzano da tempo i tratti di mare che separano l’isola di Sjelland – sulla quale è situata la capitale – dalla terraferma e dalla Svezia.
Categorie:I documenti
Rispondi