Siamo stati di nuovo di fronte a disastri provocati dalle piogge. Stavolta è toccato ancora al Piemonte e al bacino del Po. Anche in questo caso la macchina della protezione civile ha lavorato bene scongiurando la ripetizione dei gravi danni alle persone. Qualche settimana si è tenuta a Bologna la presentazione della Task Force “Italia Sicura” e da una delle presentazioni è arrivata l’ulteriore conferma che la situazione di pericolo più grave dell’Emilia Romagna riguarda i fiumi romagnoli e in particolare il Senio. Nonostante le risposte rassicuranti alle numerose interrogazioni in varie sedi, da oltre 20 anni si attende la realizzazione definitiva di una sistema di prevenzione basato sulla costruzione di due casse di espansione del Senio (una delle quali è finita ma “non funzionante”).
La scomoda realtà è che “non ci sono le disponibilità finanziarie” per il completamento di quest’opera giudicata da tutti necessaria per evitare disastri nel caso di fenomeni atmosferici pesanti (sempre più frequenti). Anche questa volta in Romagna è andata bene…. anche se non sono mancati problemi e le popolazioni rivierasche sono rimaste con il fiato sospeso. Causa la piena del Santerno del settembre del 2014 il ponte fra Macerato e Carseggio – tra Castel del Rio e Fontanelice – era stato spazzato via poi sostituto da un “guado” che di fronte al primo vero collaudo è andato in crisi (come si vede dalla foto sopra).
Categorie:Dall' Emilia Romagna, Le notizie
Rispondi