Nella sala “Imperiale” dell’ Hotel Royal Carlton di Bologna gremita da operatori turistici grandi e piccoli, amministratori pubblici, esperti del settore, esponenti di varie imprese, organizzazioni e semplici cittadini, è stata presentata la Guida dei Borghi e delle eccellenze del Grand Tour dell’Appennino Bolognese. Attraverso le descrizioni – accolte dai numerosi applausi degli astanti – i protagonisti del lavoro che ha consentito di realizzare una guida di tipo nuovo “che presenta, come detto in modo unanime dai relatori, non una proposta per viaggiare ma un invito a percorrere un itinerario di turismo lento per fermarsi ad osservare le bellezze del territorio anche attraverso volti che parlano e ambienti di grande interesse”. Una moltitudine di immagini prioettate su di un maxischermo ha fatto da filo conduttore. Presente in sala anche Cesare Agostini uno dei due volontari che lavorando per decenni hanno “scoperto” la Flaminia Militare, Strada Romana costruita fra Bologna e Fiesole nel 187 Avanti Cristo e più volte citata nel corso dei racconti.
Sono state queste immagini le vere protagoniste della serata accompagnate dal racconto dei protagonisti di una impresa che ha consentito di realizzare una guida di impianto diverso dal consueto, come ha spiegato l’autrice Giada Pagani scrittrice e giornalista che ha redatto i testi, fotografato volti e scorci degli splendidi borghi presenti nel volume, raccontati in maniera nuova e suggestiva. Con l’autrice ha collaborato Ubaldo Righi, curatore del progetto grafico e delle mappe, realizzate assieme all’artista e pittore Walter Materassi, che ha firmato anche i disegni e le altre foto presenti nel volume. La guida è stata pensata anche per un pubblico straniero, con testi nella versione italiana e in quella inglese, a cura di Sandra Sazzini, traduttrice ed esperta di turismo sostenibile. Questa guida – è stato il leit motive della serata – è uno strumento che mancava per poter valorizzare meglio l’Appennino Bolognese, che può presentarsi come prodotto turistico in via di sempre maggiore qualificazione e arricchire l’offerta che la stessa Bologna può mettere in campo. Spetterà ora alle strutture di promozione turistica – secondo l’impegno preso anche da Welcome Bologna – fare in modo che questo strumento non rimanga confinato in ambiti ristretti ma arrivi sui mercaii turistici internazionali.
“Fondamentale – è il commento di Sandra Sazzini, esperta di turismo sostenibile e di qualità – è la scelta di realizzarla nella doppia versione italiana/inglese (a fronte). La possibilità di visitare e soggiornare nei tanti paesi di lunga storia e tuttora vivaci che costellano le valli appenniniche può integrare con successo l’offerta turistica della città di Bologna, dove negli ultimi anni si sono moltiplicati gli arrivi di turisti stranieri. Con le diverse attrazioni culturali e gastronomiche e la proposta di attività sportive all’aria aperta, come biking, trekking ma non solo, i borghi dell’Appennino possono offrire inaspettati spunti d’interesse per i visitatori stranieri, allungando così i soggiorni nell’intera area bolognese.”
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