L’agenzia Askanews riferisce che il gruppo Uvet ha siglato un accordo con un partner cinese, la società Zhong Xin Investment, parte del gruppo Yong Cheng. Made in Uvet, la prima joint venture italo-cinese nel settore del turismo italiano, gestirà l’incoming di viaggiatori cinesi di profilo “affluent” nel nostro Paese.
“Stiamo concretizzando in questi giorni la sigla di un importante accordo con un gruppo imprenditoriale cinese (attivo nel settore turistico-immobiliare), si tratta di una joint venture, Made in Uvet, partecipata al 51% da noi e al 49% dai partner cinesi, (il China desk del Gruppo Uvet) con la quale favoriremo e gestiremo in partnership l’accoglienza di viaggiatori cinesi dal profilo affluent nel nostro Paese”, ha annunciato Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet. “E’ la prima joint venture italo-cinese nel settore del turismo italiano e rappresenta un’operazione strategica in ottica futura non solo per il nostro gruppo, considerando il più che auspicabile aumento di clienti/viaggiatori di qualità provenienti dalla Cina, ma più in generale per l’economia italiana, grazie alle inevitabili ricadute positive per tutto l’indotto derivanti dalla maggiore presenza di importanti flussi di consumatori nel nostro Paese. Entro l’inizio dell’estate – ha concluso – accoglieremo in Italia la prima delegazione di cinesi e forniremo ulteriori dettagli relativi all’accordo”.
Certo che se si realizzeranno gli auspici si aprirebbe uno scenario nuovo, ben diverso dalle situazioni attuali che vedono passaggi saltuari di turisti cinesi nelle destinazioni italiane. Infatti – secondo quanto sostengono gli esperti di flussi di questo tipo – i turisti cinesi partecipano a viaggi in Europa che prevedono alcuni giorni di visita nell’area Mediterranea. Alcuni di questi tour toccano anche l’Italia, con fermate di alcune ore a Roma, Firenze, Napoli e Venezia.
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