Uno speciale “viaggio test” è partito il 3 febbraio dalla stazione di Torino Porta Nuova. Presenti gli assessori regionali alla Cultura e Turismo, Antonella Parigi, e ai Trasporti, Francesco Balocco, ed i sindaci dei Comuni interessati, accompagnati dal direttore della Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa e da rappresentanti della direzione regionale Piemonte di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana.
L’obiettivo è la riapertura con la realizzazione di un calendario di eventi nei paesi delle stazioni della linea e a bordo di un treno storico, composto da carrozze “Centoporte” (costruite nei primi del ‘900) e Littorine. L’iniziativa restituirà alla Ceva-Ormea una nuova vita, così come avvenuto con successo su altre linee riaperte dalla Fondazione FS. Vecchi tracciati che sono stati riattivati a scopi turistici, con grande beneficio per un turismo nuovo, sostenibile, rispettoso dell’ambiente e dei ritmi slow dei territori attraversati. “In questo modo – ha dichiarato Parigi – si potranno anche riqualificare le stazioni, trasformandole in punti di accoglienza turistica e accesso al territorio e alle sue peculiarità gastronomiche e di riscoperta di antiche tradizioni locali”.
Costruita fra il 1885 e il 1893 come linea di valico dal Piemonte verso la Liguria, la ferrovia da Ceva risale l’Alta Val Tanaro fino ad Ormea su un percorso di 35 chilometri con un dislivello di 330 metri, caratterizzato da cinque ponti in mattoni e pietra, due in ferro e monumentali viadotti in pietra, come quello di 40 arcate, tutte in curva, che porta alla stazione di Ormea.
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