Nebbia, smog, COP 21, PM 10 (e 2,5), variante di valico, progresso, mezzi pubblici e salute.

- auto + saluteSono giorni di vacanza per quasi tutti. Sono escluse le persone che lavorano nei servizi pubblici e gli addetti alla nostra sicurezza. Se questi lavoratori sono da ringraziare per l’opera che svolgono, per altri – ad esempio addetti alle vendite nei sempre più numerosi “super” e “ipermercati” – prevale un moto di solidarietà perchè in questo caso non si rispettano neppure i giorni di riposo previsti, come ci ha ricordato Roberto Benigni, nei i 10 comandamenti scritti autorevolmente qualche migliaio di anni fa. E molti di questi non si possono neppure permettere di scioperare perchè lavoratori precari (e quindi a rischio di non essere riassunti alla prossima occasione).
A complicare la situazione ci si è messa in questa occasione anche la nebbia che ci avvolge, intrisa di smog, che constringe sindaci e autorità varie a prendere misure che in pratica non serviranno a niente, se non a dichiarare che si è fatto qualcosa per salvare i nostri polmoni. Nelle grandi città è un disastro e non ci possono consolare le immagini delle città cinesi che stanno peggio di noi.
Se si osservano le rilevazioni degli esperti si vede accorge che l’inquinamento non è limitato ai centri storici e non ci si salva neppure andando in campagna. Le quantità di polveri sottili (in gergo le PM10) sono pari alle quantità di polveri ancora più sottili le PM 2,5. In realtà l’atmosfera che sta intorno a noi è inquinata da particelle che il nostro apparato respiratorio non riesce a filtrare e quindi si infilano direttamente nell’apparato cardiocircolatorio. Come dimostrano alcune centraline collocate fuori dai centri abitati non si salva neppure chi sta in aperta campagna perchè un particolato così fine si sposta facilmente sul territorio e quindi qualsiasi blocco parziale non serve a preservarci da problemi.
L’invito che arriva da giornali e TV è quello di stare a casa o prendere i mezzi pubblici, ma in realtà tutti restano in attesa di buone notizie: una pioggia per abbattere a terra le particelle dannose oppure un po’ di vento per spostare lo smog da un’altra parte.
Se accogliamo l’invito di restare a casa e guardiamo la TV apprendiamo che i “grandi” della terra hanno trovato un accordo per ridurre le emissioni dannose che arrivano dai siti industriali e dal traffico e ne ricaviamo l’invito ad usare meno le auto e di più il traporto pubblico collettivo. Qualche giorno dopo “qualcuno” ci spiega che fare altre autostrade può consentire di aumentare il traffico “perchè l’Italia deve ripartire”……. e che questo è lo “sviluppo”, il “progresso”, “il futuro”! !!!



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