La Regione Emilia-Romagna avvia i nuovi programmi di riqualificazione e valorizzazione urbana, nella consapevolezza della necessità di invertire il modello di sviluppo basato sul consumo di suolo e avviare una nuova legge di governo del territorio improntata alla rigenerazione urbana.
Il primo protocollo di intesa con linee di indirizzo la Regione lo sigla col Comune di San Lazzaro di Savena, per il progetto di riqualificazione dell’area di circa 10 ettari che ricomprende lo stadio comunale, la piscina e le scuole Jussi. La Regione, condividendo le strategie e le finalità contenute nel progetto del Comune di San Lazzaro, con il protocollo di intesa si impegna a contribuire con un finanziamento di 3 milioni di euro.
L’intervento della Regione e il progetto del Comune di San Lazzaro sono stati illustrati oggi in conferenza stampa. L’amministrazione comunale di San Lazzaro ha scelto di riqualificare i propri edifici scolastici, gli impianti sportivi e le aree pubbliche per migliorare l’offerta di servizi ai cittadini e rinnovare il proprio patrimonio edilizio, declinando i propri strumenti di programmazione nel senso del massimo contenimento del consumo di suolo e per innalzare la qualità del paesaggio urbano.
In particolare è prevista la riqualificazione della scuola secondaria di primo grado “Jussi” e la demolizione e ricostruzione della scuola primaria “Donini”, con la realizzazione di un unico polo scolastico per scuola media ed elementare, mediante interventi di rifunzionalizzazione e ampliamento della scuola “Jussi”.
Il masterplan del Comune prevede inoltre la razionalizzazione degli impianti sportivi dello stadio e della piscina comunale di via Kennedy.
La sostenibilità territoriale e ambientale sarà perseguita attraverso il massimo contenimento del consumo di suolo, la realizzazione di nuove costruzioni a consumo di energia “quasi zero” e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio la promozione del riciclo dei materiali di costruzione e l’uso di tecniche di bio-edilizia che valorizzino le filiere produttive locali.
Il masterplan prevede inoltre una nuova configurazione dell’area del parco, attrezzandolo con un percorso vita collegato con la rete dei percorsi ciclopedonali esistenti, di cui è prevista una complessiva ricomposizione come sistema di mobilità dolce del nuovo assetto funzionale.
Fonte: Sito web della Regione Emilia Romagna
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