Cataste di alberi tagliati (e sradicati) nel Santerno a due passi dall’Autodromo di Imola. L’Osservatorio Europaviva21 sulla base di numerose segnalazioni ha effettuato un sopralluogo sulle rive del Santerno a monte di Imola fotografando vere e proprie cataste di legname derivante dal taglio indiscriminato effettuato alcune settimane fa sulle rive del fiume, nel tratto fra la derivazione del Canale dei Mulini e il ponticello situato nei pressi dell’autodromo. Si tratta come noto di uno dei punti più delicati del corso del fiume al quale va imputata parte della responsabilità anche per l’alluvione di un anno fa.
“E’ noto – è il commento di Luigi Rambelli, portavoce dell’Osservatorio – che una delle cause delle criticità dei fiumi è l’aumento della velocità della corrente e un taglio indiscriminato della vegetazione specie in aree di forte pendenza, aumenta i fenomeni erosivi delle sponde e riduce i tempi di corrivazione delle acque. Il risultato – continua il commento – sono piene sempre più improvvise e pericolose soprattutto nelle aree situate ai piedi dell’area collinare, come nel caso dell’abitato di Imola.
C’è chi sostiene invece – conclude Rambelli – che i fiumi vanno “puliti” in modo che l’acqua possa scorrere, ma non sembra una gran soluzione, soprattutto se, come in questo caso, le cataste di legna tagliate vengono poi lasciate dentro la golena, pronte ad essere portate via alla prima piena e invadere il corso di un fiume che attraversa l’area imolese e parte della Bassa Romagna. Peggio la toppa del buco? Ma chi ha commissionato l’intervento ha poi controllato come sono stati realizzati i lavori?
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