Un giorno da turista nella Romagna interna. Nelle valli del Conca e del Marecchia il 50% dei turisti arriva dall’estero. Situazioni di eccellenza in molte aree dell’entroterra romagnolo.

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La stagione è stata quasi ovunque meglio del solito, pur con l’addio di molti turisti russi, il ritorno degli italiani e i ritorni causati in parte dai gravi problemi sorti in  altre destinazioni frequentate negli anni scorsi da una parte di viaggiatori europei. Secondo i dati dell’ufficio statistica provinciale riportati da Rimini News, Valmarecchia e Valconca hanno registrato in questa stagione turistica, in termini di pernottamenti, la prima un più 10,6 per cento e la seconda un più 3,4. Il fenomeno non è nuovo e conferma le rilevazioni degli ultimi anni. Un gruppo di persone in una giornata qualunque di fine estate si è chiesto perché non risponde più a verità che il turista visiti l’interno soltanto “quando piove e non si può stare in spiaggia sotto l’ombrellone”.

Almeno in questo caso l’avvio da Rimini per l’interno avviene in una bella giornata di sole. 102_1495Partenza dal Ponte di Tiberio, che celebra il suo secondo millennio. Avendo già visitato qualche tempo fa, con soddisfazione, la Valle del Marecchia con i suoi gioielli (tra cui brillano Verucchio e San Leo) le mete scelte sono nella valle del Conca.

Mondaino viene visitata senza fretta a partire dalla piazza col porticato a semicerchio. Il gruppo si immerge nelle stradine interne piene di fascino che costeggiano le mura.

Non manca la102_1505 sorpresa per la stranezza delle targhe stradali ove – accanto al nome della via – campeggia tuttora il fascio littorio e ci si chiede se sono residui delle vestigia del ventennio fascista o se ci sia un’altra ragione per la presenza di questi simboli (e si osserva che, nel caso, sarebbe bene una spiegazione).

Altra destinazione scelta è Saludecio che oltre alle sue bellezze antiche e moderne offre un’ampia vista sulla riviera. 102_1511Belle le strade laterali che raccontano una realtà di grande interesse storico testimoniale e  i viali fuori le mura che costituiiscono un ambiente vivibile e rilassante. Chi non conosce Montefiore…..102_1515 ma un altro passaggio, fino al castello, appare d’obbligo, nonostante il sole sia già molto basso all’orizzonte.

Anche una osservazione casuale e del tutto informale aiuta a capire perchè nella Valconca (e non solo) v’è un aumento dei pernottamenti e, pur con altri numeri, si vede quasi tutto l’anno una prevalenza di turisti stranieri su quelli italiani. La stessa tendenza – in misura anche più marcata – si riscontra a Pennabilli (Ponte Messa) dove il Campeggio Marecchia, situato sulle rive del fiume, – nel quale è evidente la maestria di Tonino Guerra – è meta prevalente di turisti olandesi e inglesi e tedeschi che già hanno prenotato anche per il 2016. Sono risultati non scontati che premiano la scelta della qualità. Ci sono riscontri chiari anche in altre aree della Romagna. A San Pancrazio di Russi, c’è un relais (il Villa Roncuzzi) in mezzo alla campagna, lontano decine di km dal mare, frequentato prevalentemente da viaggiatori proveniente dall’estero. Tra gli altri da segnalare il B&B Casa Cortesi di Villanova di Bagnacavallo, la Villa Ginanni.Corradini (una dimora d’epoca) a Campiano di Ravenna. Altrettanto dicasi per strutture ricettive presenti in località di costa che riescono ancora a proporre un buon rapporto con l’ambiente, la vita della città, un’ottima accoglienza, il paesaggio, la gestione della mobilità. Sono proposte di soggiorno che hanno in comune la scelta della qualità. Sempre più turisti scelgono di pernottare nelle strutture ricettive con queste caratteristiche, senza per questo rinunciare né al mare né alle grandi città d’arte (siano esse Rimini, Ravenna, Ferrara, Faenza o Firenze). E’ evidente che si è aperta una fase nuova del turismo romagnolo che privilegia aspetti diversi rispetto al passato. Non si sceglie più soltanto la località ma un intero territorio per cercare di capirlo e calarsi nella sua realtà storica, ambientale, paesaggistica, enogastronomica. Pare proprio che sia questa la nuova frontiera dell’accoglienza.



Categorie:Dall' Emilia Romagna, Le opinioni

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