A due terzi del suo percorso anche per l’Esposizione Universale di Milano è tempo di bilanci. C’è anche chi si smarca dal “can can” mediatico. C’è quindi anche chi – come l’assessore al Turismo del Comune di Como dichiara che l’Expo – evento sul quale la grancassa è da tempo in funzione – sembra esser quasi ininfluente sul turismo. Se questo è l’indotto della manifestazione per le località lombarde, per chi è ben più lontano potrebbe essere soltanto inferiore. In altre parole, l’Esposizione Universale di Milano non si è rivelata una gallina dalle uova d’oro. Non ha portato valanghe di turisti in riva al Lario: o meglio, gli alberghi sono pieni, ma non grazie a Expo. E’ quel che afferma Luigi Cavadini, assessore al Turismo del Comune di Como, che prima di esprimere la sua opinione si è confrontato con gli operatori del settore dell’area. “Ne abbiamo parlato sia con gli albergatori che con i commercianti – spiega Cavadini – i numeri del turismo comasco sono positivi. Ma per ora sembrano risentire di Expo in modo davvero marginale”. Cavadini esclude quindi aumenti considerevoli di arrivi e presenze legati a Expo. “E credo che lo stesso discorso valga per Milano – aggiunge l’assessore – il comparto turistico si aspettava un ritorno decisamente maggiore”.
Nessun effetto Expo, quindi, in riva al Lario. Niente di eclatante, almeno. Nonostante che proprio in questi giorni, l’Esposizione Universale stia registrando il record di presenze: una media di 130mila visitatori al giorno. “Nella maggior parte dei casi – precisa Cavadini – si tratta di visite mordi e fuggi. Persone che arrivano al mattino, girano tra i padiglioni e tornano a casa la sera. Un tipo di turismo che non arriva certo fino a Como”.
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