Quale scelta per il futuro della Costa Adriatica? Notti Rosa o Turismo di qualità?
Un mini sondaggio presso gli operatori e i numeri sulle presenze negli ultimi 3 weekend forniti da “Osservaturismo” forniscono qualche elemento in più. Tra il 27 giugno e il 4 luglio un calo vistoso in tutte le località della Costa Riminese. Sono tante le idee che si affastellano sul tavolo di chi deve decidere per rilanciare il turismo sulle Coste Adriatiche. Al momento si fronteggiano: notti rosa, turismo d’elite, più hotel a 4 e 5 stelle, vacanze di qualità per famiglie oppure la pretesa avanzata da un tour operator dell’est di pagare 10 euro a notte a persona in HB (half board ovvero mezza pensione), Iva e tassa di soggiorno inclusi? Solo alcune di queste proposte possono convivere fra loro. Altre certamente no.
E’ di qualche giorno fa la proposta di una Notte Rosa 2016 che coinvolga tutta la East Coast mediterranea, dal Veneto alla Puglia: a lanciarla, sono gli assessori regionali al Turismo di Emilia-Romagna e Marche. “Si pensa – spiegano – ad un evento in grado di rivolgersi ai 2 miliardi di persone che a breve viaggeranno per il mondo”. E’ un parere diffuso ma non è il solo. C’è che pensa di promuovere lo “sballo” ma anche chi come il Ministro Franceschini dichiara di condividere l’opinione della neo sindaco di Barcellona che mette in guardia da logiche che potrebbero trasformare la sua città in una nuova Venezia e si schiera contro il turismo di massa, gli eventi a tutti i costi e la rincorsa ai raduni di massa come strumento promozionale.
Può essere utile anche una scorsa ai dati resi disponibili da Osservaturismo di Rimini che registra presenze, arrivi e partenze. Quasi 1500 strutture turistiche (con oltre 70.000 posti letto) inviano i dati in tempo reale e pur con tutte le cautele necessarie offrono elementi che permettono riflessione interessanti. I dati dei pernottamenti nella costa riminese delle ultime tre settimane dicono che il picco delle presenze c’è stato nella notte fra venerdì e sabato 27 giugno con il 75% dei 1420 letti occupati. E’ il periodo in cui é particolarmente forte il turismo delle famiglie come si può evincere dalle fasce di età prevalenti: a scalare quelle di nonni, nipotini e genitori. Un livello importante rispetto al quale il weekend della “notte rosa” è rimasta lontana con un 63% di letti occupati nei 1471 hotel che hanno trasmesso i dati all’osservatorio. L’ultimo week end di giugno segnala performance particolari per i pernottamenti a Cattolica (98%) e a Riccione (92%). Bellaria Igea Marina registra un buon 79% di letti occupati mentre Rimini deve accontentarsi del 64%. Il weekend seguente (Notte Rosa) vede un calo generalizzato di 8/10 punti percentuali con un picco per Riccione che scende addirittura di 20 punti. Il weekend dell’11 luglio accentua il calo dell’occupazione dei letti negli alberghi che hanno comunicato i dati all’osservatorio.
C’è anche chi sostiene come conferma un minisondaggio con raccolta di pareri effettuato negli ultimi giorni da Europaviva21 che la “notte rosa” ha disincentivato in quei giorni gli arrivi negli hotel per evitare confusione e caos. Fortunatamente non mancano le sfide di gruppi di operatori che puntano sull’innovazione e sulla qualità dell’accoglienza come garanzia per il futuro delle loro attività e buona parte di questi – a metà luglio hanno risultati migliori. Questa sfida va incoraggiata dalle istituzioni con atti concreti, anche perché le parole sono ormai state spese tutte e servono quindi i fatti e, salvo smentite, gli annunci regionali sui finanziamenti per l’innovazione alberghiera sembrano andare in questa direzione”.
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