
Grido d’allame del direttore di Svizzera Turismo Jürg Schmid, che chiede alla Confederazione 50 milioni d’investimenti. “La situazione del settore turistico in Svizzera è realmente drammatica”. Lo afferma il direttore di Svizzera Turismo Jürg Schmid, commentando, sulle colonne della “SonntagsZeitung”, il moderato calo (-0,6%) dei pernottamenti previsto dal centro di ricerche congiunturali KOF del Politecnico federale di Zurigo. L’evoluzione dei pernottamenti deve infatti essere presa in considerazione in modo differenziato. Se nelle città la situazione è soddisfacente, nelle zone rurali e alpine è invece grave. Sono gli ospiti provenienti dalla zona euro a mancare, ha poi aggiunto Schmid sostenendo che “questo non è un lamento, ma la dura realtà”.Gli alberghi spesso offrono tariffe speciali per i clienti stranieri che poi devono anche proporre a quelli indigeni. “Attualmente, la situazione del mercato ci impone di offrire prezzi stracciati, anche per gli svizzeri”. Con queste riduzioni di prezzo, la capacità di investimento viene sacrificata. E ciò anche se gli investimenti e le innovazioni sono importanti fattori di successo. Per combattere questa realtà, Schmid invita la Confederazione a investire 50 milioni di franchi supplementari nel settore. “Non esigiamo nulla, mostriamo solo al Parlamento dove si dovrebbe investire per mitigare l’impatto del franco forte”, conclude il direttore di Svizzera Turismo
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