Da chi ti informi per andare in vacanza? E’ la domanda rituale sulle fonti di informazioni cui rivolgersi per scegliere dove andare in vacanza. E la risposta è conferma che anche quest’anno gran parte dei turisti dichiara di affidarsi all’esperienza propria e di amici, colleghi o parenti. Questo è il risultato (con possibilità di risposta multipla) che emerge su questo punto dall’Eurobarometro 2015 per quanto riguarda le vacanze degli europei. Per l’Italia il 41% si rivolge ad amici e parenti e un altro 25% si affida all’esperienza personale. Ovviamente anche i siti internet vengono visitati per acquisire informazioni. La percentuale di chi apre a questo scopo il computer o lo smartfhone risulta del 45%. Molto meno ascoltati a questo fine i social network (5%), giornali e tv (4%), brochure e cataloghi ( 6%), guide turistiche ecc. (3%). Stando sempre a quanto racconta l’Eurobarometro, una volta fattasi l’idea di dove recarsi, il potenziale turista passa a decidere di cercare informazioni ulteriori e verificare i prezzi, prenotare trasporto e alloggio. Per questo – ha chiesto il solito intervistatore – a chi si è rivolto concretamente nel 2014? Queste le risposte: a internet il 55%, a conoscenti il 14%, andando di persona in agenzia il 21%, per telefono il 14%, sul posto (cioè nella località di villeggiatura) il 5%, presso la compagnia aerea o le ferrovie il 3%. Circa il 10% ad altre fonti.
La situazione è a tratti diversa in altri paesi europei. Infatti, i tedeschi fanno affidamento all’esperienza personale nella misura del 33% (e il 55% ad amici, parenti e colleghi), per acquisire informazioni. Il 47% consulta anche internet, il 27% si affida alle agenzie, il 13% ai cataloghi e alle brochure, il 7% ai social media; l’11% alle guide.
Dal canto loro i britannici risultano informarsi nella misura del 61% dai parenti ecc, il 37% si affida alla propria esperienza personale. Consultano il web nel 50%, le agenzie (16%), le brochure (14%), i social media (12%), le guide (6%). La prenotazione di viaggi e di alloggi nel 2014 è avvenuta generalmente a distanza: il 79% tramite internet, il 27% per telefono, l’11% tramite le compagnie ferroviarie e/o aeree, il 4% addirittura per posta. Quando decidono per il contatto diretto i sudditi della regina sono andati direttamente sul posto nella misura del 14%. Anche un 23% di britannici si affida per la pratica a qualche conoscente.
A conclusione di questa rassegna, si ha un dato che la dice lunga sulla fedeltà della maggioranza dei turisti europei alle destinazioni turistiche già frequentate in passato. La risposta sulla intenzione di cambiare località di vacanza per il 2015 è infatti piuttosto chiara sulle intenzioni e sul lavoro principale da fare per amministratori delle destinazioni e operatori turistici. Infatti solo il 3% degli italiani interpellati ha risposto che è probabile che nel 2015 cambierà destinazione di vacanza; il 3% dei tedeschi; il 4% dei francesi; il 6% dei britannici. Il primo obiettivo per un operatore turistico appare quindi di mantenere il patrimonio di relazioni con la clientela abituale e garantirsi la soddisfazione del cliente puntando ovviamente sul miglioramento del livello di qualità per attrarre anche quella parte che finora ha scelto “altri lidi”.
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