Il settore turistico svizzero deve puntare sulla qualità e sull’innovazione. Soprattutto dopo l’abbandono della soglia minima di cambio franco-euro. “Questa è la sola via praticabile” ha detto il direttore di Svizzera Turismo Jürg Schmid in un’intervista a due quotidiani romandi.
Considerato il livello dei prezzi elvetici non “possiamo puntare sul turismo di massa” ma cercare di “attirare il visitatore individuale di qualità”. Impossibile per Schmid prevedere una diminuzione dei prezzi visto altresì che il settore, negli ultimi 4 anni, ha conosciuto un aumento di costi di circa il 40%.
Il direttore prevede quindi un ulteriore rallentamento del settore con una clientela continentale in calo dal 37 al 30% nei prossimi 5-8 anni. Ottimismo viene invece espresso per i mercati in forte espansione come quelli asiatici e statunitense che dovrebbero passare dall’attuale 13% a un 18% nel prossimo lustro con la Cina a fungere da capofila. Schmid ritiene che Svizzera Turismo debba rafforzare la sua azione di marketing e chiede alla Confederazione di concedere i 270 milioni di franchi per il periodo 2016-2019 (il Consiglio federale ne propone solo 220).
Fonte: RSI – Radiotelevisione Svizzera Italiana
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