A Lerici una riflessione sul modello turistico “Qui si fermano solo 600 crocieristi sui 450.000 che fanno scalo a La Spezia”.

grandinavi-320x234A Lerici non c’è stata l’invasione degli stranieri e il turismo “tradizionale” copre sempre meno posti letto e si concentra nel solo periodo estivo, è questo il  leit motiv della riflessione avviata sulle prospettive turistiche in questa destinazione della riviera di Levante Ligure. Qualcuno ha notato che non si è mai investito su “proposta” e ha portato a supporto della sua affermazione il fatto che nella destinazione “si sono fermati solo seicento croceristi su 450mila di quelli arrivati a La Spezia”. Si può aggiungere anche che la distanza non è molta (solo 11 km.). Forse si sarebbe dovuto considerare anche quanto avviene nella prossimità degli scali delle navi da crociera e, anche, che i crocieristi dormono e mangianoquasi sempre a bordo delle navi.
Lerici, nel Golfo dei Poeti, ha una occupazione dei posti letto più bassa dei comuni vicini, una più alta concentrazione nella stagione estiva e deve deve rinnovare la propria offerta al ritmo degli altri Comuni turistici, puntando al turismo di ‘motivazione’, cioè al turista orientato a un’esperienza di viaggio legata alla ricerca della qualità in territori autentici e unici: il suo territorio, i suoi borghi, i suoi sentieri, i gusti e i sapori, la storia e la tradizione marinara e letteraria possono essere il prodotto vincente di Lerici sui mercati internazionali, a patto che migliori l’offerta di servizi e la capacità di marketing”. Ermanno Bonomi, sociologo del turismo, ha partecipato alla riflessione delineando uno scenario dei cambiamenti in atto: “Bisogna puntare sul turismo perché è un moltiplicatore economico, sapendo che siamo in una dimensione internazionale: aumenta il turismo straniero, è nato un nuovo turista, consapevole, che si informa sul web ed è interessato alle nostre tipicità e ai nostri stili di vita”. In questo quadro “il problema del marketing è fondamentale, va fatto essenzialmente sul web e deve essere ‘relazionale’ ed ‘emozionale’, raccontare cioè la nostra identità”. Per Bonomi occorre inoltre puntare sui servizi: “Il turista non cerca solo da dormire o da mangiare, vuole sapere che cosa fare e chiede un programma di soggiorno”. Infine Bonomi ha suggerito di dar vita a “reti di imprese” e di “presentare la provincia come un territorio omogeneo”: Lerici “ha le caratteristiche delle Cinque Terre, ma deve lavorare di più su servizi, comunicazione, promozione ed eventi”.

Fonte: http://www.cittadellaspezia.com

 



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