Secondo l’ISTAT fra Roma, Firenze, Milano e Napoli ci sono 7.790 alberghi “fantasma”. Sui 15.396 che appaiono su Tripadvisor ne risultano solo 7.606.

100_0901“Il sole 24 ore” del 12 dicembre 2014, ha pubblicato un servizio di grande interesse, firmato da Alberto Annichiarico, che scoperchia una realtà che per la dimensione evidenziata mai nessuno avrebbe potuto immaginare. Tra Alberghi, pensioni, bed and breakfast, alloggi in affitto e case vacanza in Italia (in sole 4 città) le strutture che potenzialmente sfuggono alle classificazioni ufficiali – ed entrano di diritto in un’area grigia al confine tra elusione/evasione fiscale e illegalità – risultano essere il doppio di quelle regolarmente censite.
Federalberghi ha fatto un confronto: da una parte le strutture censite dall’Istat al 10 dicembre 2014 nelle quattro principali città italiane (Roma, Firenze, Milano e Napoli) e dall’altra il vasto mondo di offerte di ospitalità che appare su Tripadvisor, il portale di viaggi presente in 34 Paesi (Cina inclusa) con oltre 260 milioni di visitatori unici e 200 milioni di recensioni e opinioni relative a quasi 4 milioni fra strutture, ristoranti e attrazioni. Ed ecco la sorpresa: l’Istat complessivamente rileva in q queste 4 città 7.606 esercizi tra alberghi, pensioni, B&B, alloggi in affitto e case vacanza mentre su Tripadvisor ne risultano ben 15.396. Il saldo è di ben 7.790 esercizi non censiti.
Dall’esame delle singole realtà emerge che a Roma, a fronte delle 5.518 strutture note all’Istat, su Tripadvisor se ne contano oltre 9.000. Anche a Milano il rapporto è circa il doppio con 772 regolarmente registrate e 1.448 operative sul portale di viaggi. A Napoli sono 445 gli esercizi conteggiati dall’Istat contro i 956 su Tripadvisor. Addirittura a Firenze l’offerta sul portale è quattro volte quella “certificata” dall’Istat: 3.252 contro 871.
Lo spaccato eclatante che emerge dal confronto effettuato da Federalberghi, l’associazione degli albergatori di Confcommercio, su richiesta del Sole 24 Ore, porta con sé un’altra serie di domande: queste imprese che non risultano pagano le tasse? Versano i contributi previdenziali e assistenziali? Vengono pagati, e come, i lavoratori ivi occupati? Hanno il certificato antincendio? Quali sono i requisiti di sicurezza degli ospiti, la salubrità degli alloggi, la qualità del cibo fornito? Chi controlla che rispettino l’HACCP per l’igiene nella ristorazione?
A queste domande si aggiunge anche il quesito su quale può essere il livello di qualità degli alberghi & C. “fantasma” che risultano presenti su Tripadvisor ma non risultano esistere negli elenchi delle strutture turistiche censite dall’ISTAT? C’è davvero da chiedersi chi controlla la qualità dell’accoglienza ed è in grado di dare un minimo di garanzie ai clienti.
E pensare che c’è ancora qualcuno che si stupisce se la maggioranza assoluta dei turisti si affida soltanto all’esperienza, a persone o soggetti di provata serietà per scegliere dove andare in vacanza e non della pubblicità, delle recensioni anonime e degli altri marchingegni che fanno parte del repertorio della promozione turistica. L’unica cosa certa è che se questi dati assomigliano anche solo lontanamente alla realtà c’è molto da fare per la polizia finanziaria e gli altri organismi ai quali spetta garantire il rispetto delle regole anche da parte dei “furbi”.
Queste ed altre notizie sul tema: sito web de “Il sole 24 ore” del 12 dicembre 2014. Clicca qui.



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