ITALIA, EXPO, vivibilità, ferrovie e turismo: eccellenze e problemi di un grande paese (5 video e 1 dossier).

Pendolari 45Il 2015 è l’anno dell’EXPO, con decine di milioni di viaggiatori che arrivando in aereo a Milano e Roma, dovrebbero potersi muovere su è giù per lo stivale per realizzare – come viene ormai comunicato ogni giorno con ogni mezzo – una conoscenza e un contatto diretto con le grandi risorse dell’Italia.
Non ci si può occupare soltanto delle poche città d’arte reclamizzate negli stand dell’ENIT in tutte le fiere internazionali con gli stereotipi della promozione turistica classica (Roma, Firenze, Milano, Venezia, Napoli e qualcun’altra a turno) ma di tutte le destinazioni sedi di eccellenze.
Da ricordare che le città a vocazione turistica non sono quelle piene di traffico caotico, rumore, smog e confusione bensì quelle vivibili dove anche i residenti si trovano a loro agio e sono ben disposti nei confronti di chi viaggia.
Ma come raggiungere le sedi della ricerca e le università, i paesaggi mozzafiato, i beni culturali e ambientali, le aziende con produzioni agroalimentari di prima grandezza, le località termali, le eccellenze turistiche, i piccoli borghi e le migliaia di campanili di cui è ricco il bel paese?
Un turista che arriva dall’altra parte del mondo (spesso con metodi “fai da tè) si appoggia ad un porto e più spesso ad un aeroporto, da qui si dovrà muovere in treno dato che questo rappresenta la spina dorsale dello stivale. Si sta promuovendo l’Alta Velocità, ma soltanto Torino, Bologna, Venezia, Firenze, Roma e Napoli (e poco altro) godono di collegamenti accettabili (anche se non a prezzi modici). Come si può fare allora ad aiutare l’Italia a risalire la graduatoria delle nazioni turistiche, a recuperare quote di turismo internazionale se i collegamenti con il resto del paese sono quelli che conosciamo? E dove sono le modalità di trasporto e le infrastrutture che dalle stazioni possono permettere di arrivare ai piccoli centri in cui si trovano molte situazioni di grande interesse?
In effetti si è scelto puntare sull’alta velocità ferroviaria e su ennesime opere autostradali inutili e costose emarginando le relazioni su rotaia tra le cento città e le migliaia di piccoli centri pur dotati di stazione ferroviaria e altrettanto si è fatto per la mobilità complementare (regionale e locale) che rimane fortemente penalizzata. Si potranno anche fare offerte dedicate, corse straordinarie, mettere in campo effetti speciali per la durata dell’EXPO (come per le olimpiadi di Torino. Basta però il travaglio delle persone che si muovono giorno dopo giorno per motivi di studio, lavoro e turismo, per dimostrare in modo impietoso lo stato di abbandono di quasi tutta la rete della mobilità regionale e locale giudicata ingiustamente come secondaria. Torna così, anche allo scopo di rendere più accogliente il “bel paese”, l’esigenza di occuparsi della realizzazione di una mobilità sostenibile, meno impattante ed economicamente più abbordabile.

Davvero stiamo correndo il rischio reale che i visitatori dell’EXPO, alla stregua di quanto già fatto da molti turisti stranieri, tocchino con mano l’impossibilità di proporre l’Italia come una destinazione conveniente per i loro connazionali. Già questo avviene. Da diversi anni nei sondaggi i punti “informazione e servizi” hanno i voti più bassi dei turisti in uscita dall’Italia. I disservizi, la disorganizzazione, la disinformazione e le varie forme di degrado che regnano nelle stazioni ferroviarie possono far si che l’Italia per molti diventi sempre più “bella e impossibile” . Eppure non mancano osservazioni e proposte concrete.

Vedi in proposito un dossier e 5 video:
– Meno treni, in ritardo, soppressi, carrozze vecchie e sovraffollate: l’incubo quotidiano di tre milioni di pendolari  (DOSSIER)
– Passante Autostradale di Bologna: un’opera inutile e dannosa (VIDEO)
In treno dall’Aeroporto di Bologna alla Stazione Centrale, alla Costa Romagnola.(VIDEO)
Dalla Romagna a Firenze (senza passare da Bologna)  (VIDEO)
Ferrovie dimenticate: Bologna/Budrio/Massalombarda: un progetto valido, per il rilancio della “bassa”. Uno studio delle province di Bologna e Ravenna, nascosto in un cassetto, spiega come…..  (VIDEO)
Auto, Autobus e Treno a confronto tra Imola e Bologna.  (VIDEO)



Categorie:Dall' Emilia Romagna, I documenti, Le notizie

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2 replies

  1. Sono un operatore turistico e ho quasi 60 anni, da quando facevo la scuola alberghiera mi si diceva che bisognava allungare le stagioni e le abbiamo accorciate(scuola che inizia prima e altro), si è tanto combattuto negli anni scorsi per togliere la tassa di soggiorno e adesso la si sta ripristinando, voglio dire ….anzichè andare in avanti stiamo andando indietro….?
    Antonio

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  1. Treni locali nella Romagna Estense. Cosa fanno i sindaci di fronte a indebolimento e abbandoni delle linee ferroviarie? – Europaviva 21

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