Nel 2013 meno presenze turistiche in Emilia Romagna (italiani -3% stranieri +2% )

102_0943Sono stati pubblicati i dati del 2013 dell’Emilia Romagna sul movimento turistico (arrivi e presenze dei turisti) e la consistenza ricettiva (esercizi e posti letto), con la collaborazione delle Amministrazioni Provinciali che hanno curato la rilevazione per conto dell’ISTAT.
Sintesi regionale
Dal rapporto emerge tra l’altro una flessione sia degli arrivi (-1%) che delle presenze (-2%).
Risultati meno negativi delle aspettative, considerando il perdurare della crisi economica che ha determinato una significativa riduzione anche dei consumi per vacanza.
La diminuzione dei flussi è imputabile esclusivamente alla clientela italiana (-3% arrivi, -4% presenze) e soprattutto ai residenti in regione (-7,5% arrivi, -5,5% presenze).
Gli stranieri, al contrario, hanno fatto registrare incrementi di rilievo (+7% arrivi, +2% presenze).
La crescita riguarda quasi tutti i mercati, sia tradizionali che emergenti; da segnalare in particolare i risultati di quell’insieme di Paesi che è noto con l’acronimo di BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica): questo mercato ha generato circa mezzo milione di arrivi e un milione e mezzo di presenze, con un incremento rispettivamente di +20% e +14%.
Analisi per ambito turistico
L’analisi per ambito turistico evidenzia un calo contenuto dei flussi sulla Riviera, il parziale recupero del comparto termale, il pesante crollo delle località dell’Appennino e l’incremento significativo del movimento turistico, soprattutto straniero, nelle Città capoluogo.
Il patrimonio ricettivo alla fine del 2013 comprendeva 4.418 fra alberghi e residenze turistiche (complessivamente 294.036 posti letto) nonché 4.273 altre strutture fra campeggi, agriturismi, appartamenti, ostelli e bed & breakfast.

Analisi di lungo periodo
L’esame della serie storica decennale ha evidenziato l’incremento delle strutture alberghiere a 5-4-3 stelle (complessivamente +9%) e il calo di quelle ad 1 e 2 stelle (complessivamente -36%).

Commento

I gestori della rilevazione giudicano la diminuzione consistente negli hotel a 1 o 2 stelle legata principalmente alla dimensione delle strutture e non fanno alcun commento alla qualità della ricettività e al tipo di mercato cui sono rivolte, generalmente più sensibile alla crisi che colpisce il ceto medio basso della clientela turistica, parte della quale negli ultimi anni ha addirittura rinunciato alle ferie. Altri elementi da considerare sono il cambio di attribuzione delle stelle seguito alle numerose ristrutturazioni e la difficoltà di misurare gli incrementi reali in assenza dei numeri assoluti dei posti letto occupati per categoria nel periodo. Con la disponibilità di questi elementi  sarebbe stata possibile una  valutazione più approfondita.



Categorie:Dall' Emilia Romagna, I documenti

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