TTG incontri: grande successo ma si può (anzi si deve) migliorare

102_1229Grande successo alla fiera di Rimini di TTG Incontri. Dopo scambi di opinioni con altri partecipanti e con operatori della stampa specializzata italiana e straniera, partendo dalle osservazioni, si può provare a favorire interventi tesi a migliorare l’appuntamento fieristico italiano più rilevante del settore turistico.

Il viaggio: se si escludono le Frecce Bianche (che però risultavano da tempo al completo) sono pochi i convogli con fermata a Rimini Fiera in occasione del TTG. Guardando gli orari risultava che la maggioranza dei treni regionali e regionali veloci indicavano “non ferma a Rimini Fiera”. Che fare secondo FS? Recarsi a Rimini per salire sui treni per Bologna o Ancona! In alternativa una navetta per la stazione ferroviaria di Rimini: un mini pullman da 8 posti, messo a disposizione dall’organizzazione senza orari certi né indicazione di punti di partenza.

102_1213Il pranzo: una fiera comporta di solito pasti leggeri e veloci tra un impegno e l’altro. Ma gli organizzatori non hanno colto l’occasione per rendere esaltare la vocazione all’accoglienza propria dell’imprenditoria italiana con un’offerta di cibo tipico e di qualità. E’ stata servita invece disorganizzazione e “fai da te” con lunghe file davanti ai banconi, personale travolto dall’evento e distribuzione di bevande e panini confezionati a domanda. Forse si pensava ad un afflusso minore nonostante le registrazioni “online”? Il dubbio è lecito vista la caccia alla sedia o ad un tavolo. La soluzione? Consumare il proprio panino all’aperto su gradini e panche ai margini degli spazi allagati al centro del quartiere fieristico.

102_1212Smaltimento rifiuti: l’unica possibilità, data la quantità di rifiuti prodotti ai pasti, è la presenza di contenitori multiuso (posacenere, bidoni portarifiuti e di qualsiasi altra cosa che non sia più utile). E che dire dei materiali di comunicazione distribuiti negli stand espositivi, mischiati alle carte oleate e ai vassoi, bottiglie, bicchieri di carta e plastica? Forse si pensa che l’invito alla raccolta differenziata servirà soltanto quando sarà di turno “Ecomondo” la fiera dell’ecologia. Al riuso dei materiali non si è pensato neppure nel caso degli allestimenti pubblicitari. E’ prevalso il disinteresse o quanto meno la disattenzione: ad esempio nello spazio allagato al centro del quartiere fieristico troneggiavano cartelloni sostenuti da pali di legno visibilmente privi di qualsiasi trattamento che ne potesse garantire il riuso.

Per una manifestazione fieristica del settore dell’accoglienza, queste trascuratezze non sono bei biglietti da visita. Servirebbe invece ancor più attenzione perché – come hanno raccontato quasi tutti i relatori dei convegni ospitatati nella manifestazione – il pubblico ascolta le parole ma guarda sempre di più agli esempi. E agli esempi guardano anche i turisti che – come spiegano agenzie e organizzatori di viaggio – chiedono sempre più una maggiore attenzione all’ambiente e alla qualità, anche in vacanza. Forse non è troppo chiederlo anche agli organizzatori di fiere



Categorie:Le opinioni

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