Da “Il Fatto Quotidiano” si apprende che “il 17 ottobre (ma la notizia è stata resa pubblica in seguito), la Commissione Europea ha aperto una pre-procedura di infrazione Eu-Pilot, chiedendo alle autorità italiane di fornire approfondimenti sulla criticata norma che riguarda la proroga delle concessioni autostradali.” Si tratta di una questione che riguarda da vicino tutte le opere autostradali comprese nel decreto “Sblocca Italia” che prevedono lavori in cambio di allungamento delle concessioni. Tali lavori per non cadere nella procedura di infrazione dovrebbero essere aggiudicati solo quando necessari a seguito di una circostanza imprevista. Si ricorderà che sia il ministro Lupi che l’assessore regionale Peri confermarono l’intenzione di un affidamento dei lavori del Passante senza gara in barba a quanto previsto dalle normative europee. Dalle ultime dichiarazioni del Ministro Lupi pare che ci si accinga ad un braccio di ferro con l’Unione Europea dato che in relazione a questo nuovo tentativo riguardante il Passante di Bologna si prevedono appunto benefit consistenti e interventi sulle tariffe, in cambio della realizzazione diretta (e a sue spese) del “passante” da parte di società autostrade. Ora in particolare il governo –come riferisce l’organo di stampa – dovrà chiarire “natura e portata” delle modifiche contrattuali che il provvedimento potrebbe autorizzare e in quale modo le autorità italiane “intendono garantire che l’applicazione della disposizione legislativa sia compatibile con il diritto europeo dei contratti pubblici”. In base alle risposte di Roma i commissari decideranno se proseguire aprendo una formale contestazione per violazione del diritto dell’Unione Europea. Se il governo risponderà “picche” come propone Lupi si andrà ad un nuova procedura di infrazione. Ma in una situazione analoga riferita proprio al passante bolognese il governo si affrettò a negare perfino l’intenzione di procedere senza gara alla società autostrade.
Pochi giorni fa Bruxelles aveva richiamato l’Italia per la proroga data, senza gara, alla concessionaria responsabile della costruzione e gestione della A12. Cosa che aveva fatto subodorare il rischio di una contestazione sull’articolo 5 dello Sblocca Italia. E la lettera è puntualmente arrivata. Per la Direzione generale Mercato interno e servizi della Commissione la norma contenuta nel decreto presentato da Matteo Renzi il 29 agosto “sembra consentire la realizzazione di significative modifiche a contratti di concessione esistenti, riguardanti, in particolare, i lavori da realizzare nell’ambito del rapporto concessorio e il livello delle tariffe”. Inoltre, evidenzia la Commissione, da notizie di stampa emerge che le modifiche “potrebbero consentire proroghe significative della durata di concessioni esistenti”. Ma, in base ad una direttiva Ue, “lavori complementari non previsti nel contratto di concessione” possono essere aggiudicati a un concessionario esistente solo quando “necessari, a seguito di una circostanza imprevista, per l’esecuzione dell’opera prevista, posto che talune specifiche condizioni siano soddisfatte. Inoltre, “modifiche apportate alle disposizioni di un contratto pubblico in corso di validità costituiscono una nuova aggiudicazione quando presentino caratteristiche sostanzialmente diverse” da quelle iniziali.
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