L’ambientalismo selettivo: preoccupati per i volatili solo quando ci sono di mezzo le rinnovabili
(Segnaliamo un articolo comparso il 27 agosto su Greenreport.it).
Negli Usa, dopo che il Center for Biological Diversity ha detto che il gigantesco impianto solare a concentrazione di Ivanpah Dry Lake, nel deserto del Mojave, in California, ucciderebbe almeno 28.000 uccelli all’anno, i media conservatori hanno ri-scatenato una campagna contro le energie rinnovabili.
La BrightSource Energy, uno dei gestori, dice che le cifre sulla mortalità aviaria nell’area dell’impianto di Ivanpah Dry Lake sono esagerate e che altre fonti di energia uccidono molti più uccelli che solare. Infatti, anche se davvero si arrivasse a quasi 30.000 uccelli all’anno “bruciati” dal solare negli Usa, sarebbero solo una piccola parte rispetto ad altre fonti di energia. US News and World Report ha messo in fila i dati sui decessi di uccelli dei quali ogni anno sono responsabili le industrie energetiche e ne viene fuori un quadro, seppure con qualche aspetto da approfondire, dal quale emerge come anche tra alcuni ambientalisti si veda solo l’impatto delle energie rinnovabili sull’avifauna mentre fino ad ora si è praticamente completamente ignorato quello (più pesante) delle energie fossili.
Per saperne di più: www.greenreport.it
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Questo articolo è fuorviante e falso. Chi ha a cuore la fauna, i rapaci e i migratori vede nei grandi impianti eolici una minaccia concreta perchè muoiono migliaia e migliaia di specie, ivi compresi i chirotteri. Si valutano anche gli impatti di estrazioni petrolifere e anche nucleare ma non si possono mettere queste due situazioni in contrapposizione. Anche i grandi impianti eolici e fotovoltaico a terra a creato moltissimi problemi ed ha generato speculazione finanziaria e bancaria oltre che attività mafiose.