Sono stati riposti i bicchieri per un brindisi anticipato sugli esiti della stagione estiva: secondo il primo consuntivo elaborato da Confindustria Alberghi, infatti, i mesi di giugno e luglio hanno dato risultati discordanti. Altettanto i timidi segnali di ripresa di inizio anno che avevano fatto ben sperare L’estate infatti è partita a giugno con un segno positivo sostenuta dal segmento superiore dove i 5 e 4 stelle hanno fatto registrare un incremento rispettivamente rispetto allo scorso anno.
Ma luglio, caratterizzato da condizioni meteorologiche particolarmente avverse, ha penalizzato il settore e in particolare le strutture delle località balneari, che hanno registrato un inevitabile calo nell’occupazione delle camere. Le previsioni di agosto, mediamente stabili rispetto alle stesso periodo dell’anno scorso, sembrano essere sostenute dal turismo straniero. In particolare nelle nostre strutture soggiorneranno soprattutto turisti tedeschi, francesi e inglesi mentre la clientela extraeuropea sarà rappresentata da Usa e Russia.
«I risultati del primo semestre sono stressati da una serie di fattori che incidono negativamente sulla ripresa del settore – ha commentato Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – Stiamo investendo tanto nel settore, che stenta però a recuperare terreno a causa di una crisi economica che colpisce soprattutto il turista italiano. Come se ciò non bastasse le condizioni meteorologiche stanno influenzando le scelte dei turisti a prescindere dalla destinazione, penalizzando tanto le località marittime quanto quelle montane tipicamente mete per eccellenza delle vacanze estive».«Confidiamo in una ripresa – ha concluso Palmucci – e incrociamo le dita rispetto all’unico evento sul quale le politiche di marketing e la promozione turistica non possono contribuire: una buona stagione caratterizzata dal sole».A conti fatti, dunque, i dati del primo semestre, pur conservando il segno positivo, si sono contraddistinti per un fenomeno altalenante al disotto dei risultati di gennaio. Nel complesso le aspettative di inizio 2014 non si sono confermate neanche grazie alla favorevole congiuntura delle festività di primavera che quest’anno hanno visto il susseguirsi, tra aprile e maggio, della Pasqua e di lunghi ponti.
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