Il Sindaco di Bologna, latore della notizia, non risponde però alle posizioni di Autostrade (che dovrebbe costruirla e finanziarla) per la quale la “grande opera” non serve – L’unica notizia vera è che la società si è impegnata “a parlarne” a settembre nel proprio CdA.
————————–
Il passante nord di Bologna non serve, si possono risparmiare un miliardo e 400 milioni di euro. Infatti si avrebbero soltanto “modesti benefici trasportistici per la collettività (poco significativi per la complanare e addirittura negativi per l’A14”. E’ quanto Autostrade per l’Italia ha già scritto e argomentato in un documento ufficiale del 1 febbraio 2013 consegnato al Comitato Tecnico di cui fa parte insieme con Governo, Regione e Comune di Bologna.
L’Osservatorio Europaviva21 (www.europaviva21.it) ha documentato con un video la situazione del traffico sull’attuale attraversamento autostradale di Bologna in una giornata normale ed è in grado di confermare che, come scrive Autostrade Allo stato attuale l’autostrada A14 nel nodo bolognese presenta livelli di servizio adeguati ai volumi di traffico transitanti, anche grazie al funzionamento della terza corsia dinamica. Le complanari invece presentano livelli di servizio critici, nella maggioranza dei tratti elementari di cui si compone”.
“Noi ci chiediamo perchè in questa situazione – afferma Luigi Rambelli, portavoce di Europaviva21, che ha seguito passo passo per oltre un decennio questa vicenda – come accade solitamente a fine luglio da ormai 20 anni si è voluto annunciare per l’ennesima volta la soluzione definitiva per il Passante Nord di Bologna. Stavolta l’ingrato compito è toccato a Virginio Merola, Sindaco di Bologna, che forse farebbe meglio ad occuparsi di più dello stato in cui versano il traffico locale e il servizio ferroviario metropolitano. In realtà – continua Rambelli – l’unica notizia vera è che il Consiglio di Autostrade per l’Italia si riunirà a settembre per parlarne. Chiediamo inoltre – conclude – perchè nessuno degli amministratori bolognesi finora si sia impegnato a rispondere alle conclusioni presentate dalla Società Autostrade? “
In effetti le principali obiezioni della Società che dovrebbe realizzare l’opera e finanziarla con oltre un miliardo e 400 milioni di euro sono pesanti: “costi per la collettività (costi operativi, del tempo di viaggio e del pedaggio) e gli impatti ambientali sul territorio (in termini di emissioni di inquinanti, occupazione di territorio, ecc)…. e un incremento del 50% rispetto a quelli dell’itinerario attuale”. La conclusione? “In definitiva tenuto conto dei risultati registrati in termini di: modesti benefici trasportistici attesi per la collettività (poco significativi per le complanari e addirittura negativi per l’A14; consistenti impatti territoriali ed ambientali, peraltro in un contesto caratterizzato da valenza paesaggistico/archeologico nonché da un’importante rete idrografica; stima dell’intervento; conseguente scarsa sostenibilità dell’analisi costi benefici, (evidente per il tracciato degli Enti Locali, molto probabile per il tracciato ASPI (anche alla luce delle attuali previsioni di traffico); si conferma la mancanza di elementi necessari a garantire la fattibilità tecnico-economica dell’iniziativa…”
A questo punto vale la pena chiedersi per quale ragione Autostrade per l’Italia dovrebbe cambiare posizione? Quali sono le eventuali contropartite? Perchè si continua a far finta di dimenticare che la UE fin dal 2003 costrinse le autorità italiane a rinunciare all’affidamento diretto ad Autostrade essendo obbligatorio mettere il tutto a gara europea?
Categorie:Dall' Emilia Romagna, Le notizie
Rispondi