Cosa intende fare il Comune di Bologna per la possibile ricostruzione della ciminiera del “Mulino Parisio” abbattuta a seguito dei terremoti del maggio 2012?.
Il tema è infatti all’ordine del giorno della Commissione Consigliare comunale che si riunisce mercoledì 16 aprile e l’Associazione dei Cittadini “La rosa dei Venti” sollecitata continuamente da persone, da cittadini, da commercianti del quartiere – colpiti dalla fine della ciminiera dell’ultimo Mulino della città di Bologna – si chiede se e quando l’amministrazione comunale intenda affrontare “il tema della possibile ricostruzione”.
“Riteniamo – si legge in una lettera inviata dall’associazione al presidente della commissione comunale Claudio Mazzanti – che occorra contattare ed agire sulla proprietà dei privati ed occorra esplorare il percorso della possibile ricostruzione attraverso l’esame dei finanziamenti che sembra siano presenti e disponibili. Abbiamo saputo – si aggiunge – che, anche se il Comune di Bologna non è inserito tra i Comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 Maggio, possono essere richiesti fondi per la ricostruzione di edifici lesionati dal sisma, come la Ciminiera del Mulino Parisio”.
L’Osservatorio Europaviva21 si unisce alla richiesta “contando che l’autorità comunale sappia svolgere il suo ruolo in quanto la ciminiera è sì una proprietà privata, ma soprattutto un bene collettivo della comunità bolognese! Occorre quindi supportare la proprietà privata nell’espletamento della pratiche burocratiche per arrivare ad un risultato positivo, tenendo conto che la ciminiera nella sua integrità è uno dei simboli di un quartiere della città di Bologna”.
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